Le passerelle francesi di Paris, sono le ultime ad ospitare la tappa finale della Mercedes Benz Fashion Week. Partita da New York City ad inizio settembre, ha fatto il giro del mondo passando da London e Milano poi. Giunta nella capitale francese, la concentrazione di sfilate è elevato come nelle precedenti città. Bisogna correre per stare dietro a tutto e tutti, ma nulla mina il loro format. Tutto è sempre organizzato nei minimi dettagli, provato e riprovato fino ad arrivare ai 10 minuti canonici di runway, in cui un brand si gioca tutta una stagione. Ma a Parigi qualcosa non era previsto. Sulla passerella di Nina Ricci, un’invasione pacifica proveniente dalla Russia, ha trasformato la sfilata in un momento di protesta fuori programma, che ha catturato l’attenzione dei partecipanti ed ovviamente della stampa e dei fotografi accorsi per la catwalk.
Le Femen, irrompono sul palco mostrandosi a seno scoperto con delle scritte a pennarello che copriva parte del loro colpo a suon di “moda dittatrice” e “modella non andare al bordello“. Un’apparizione di pochi secondi, giusto il tempo di essere bloccate dalla sicurezza ed essere accompagnate fuori dalla struttura. Quasi sembrava esser passato inosservato, in quanto le candide creazioni indossate dalle modelle non si sono fermate affatto e questo, ha permesso alla sfilata di continuare senza troppi intoppi. Flash mob fuori programma che catturano l’attenzione anche per pochi secondi, quanto basta ad alzare l’hype e farne parlare per giorni con una coda che sembra non finire mai, sui media e sulle testate di settore, senza considerare il tam tam generato sui social network. L’intento è raggiunto e questo, è quello che conta.
(fonte: gettyimages.com)
Le Femen da anni si battono per motivi politici e sociali, con la loro inconfondibile tecnica di manifestare a seno scoperto. A Davos in Svizzera, sebbene le temperature fossero glaciali (essendo stato in inverno), hanno camminato e urlato per molto tempo a petto nudo durante i lavori della comunità economica internazionale, Dopo la sfilata parigina, altre ragazze si sono presentate su un bateau-mouche, per sostenere Greenpeace, che in Russia ha alcuni attivisti arrestati dalla polizia a seguito di un blitz. Per urlare al mondo la loro disapprovazione, ovviamente a seno nudo, e con un grosso striscione con la scritta ‘Militancy is not piracy’, si sono poste su un fianco della barca, e al passaggio davanti della Tour Eiffel, hanno acceso dei fumogeni e gridato ‘Free Greenpeace’.